giovedì 15 dicembre 2011

Piccole cose che ti fanno riflettere.

Sono andata a comprare delle cosette al mercato rionale oggi. La mia mamma fa dei dolcetti di arachidi e cioccolata che sono la fine del mondo, così sono andata a comprare gli arachidi e la cioccolata. 
A casa mia si è sempre vissuto così, la semplicità delle cose buone. Poche merendine, niente nutella, mai ipermercati. Quando aveva un pò più di tempo, la domenica la mamma faceva il pan di spagna o la crostata per fare colazione la mattina durante la settimana, usava le marmellate fatte in casa, quelle che faceva con la frutta un po' meno bella che rimaneva sullo scaffale del negozio. Mia mamma fa la fruttivendola, comunque.
A casa mia, ora che sono cresciuta, ed il resto del mondo va avanti a kinder e spesoni negli ipermercati, il mio mondo gira sempre allo stesso modo, il risparmio e la semplicità. Mi sono accorta, infatti, che fare la spesa in una grande catena a me fa proprio specie. Ci ho anche provato, ma poi mi guardo intorno, confronto i prezzi mentalmente e "Pippa, ragazzi!", la spesa me la faccio nel mio paesino, c'è quel negoziante a pochi passi che si paga le cose la metà e ci vado anche a piedi, visto quanto mi costa la benzina per il mio bolide d'altri tempi.
Chiamatemi all'antica, ma io sono fatta così.
Insomma, sono andata al mercato. C'era una fila da casello autostradale e tanta gente che spendeva fior di quattrini per comprare una marea di cretinate. Chili di cioccolate, caramelle, noccioline. Per la miseria.
Benvenuti nella crisi, signori.
E pensare che io ho speso 5 euri e con quei dolcetti mangerò un mese. Però è stata un'esperienza interessante, ho capito una cosa fondamentale. Io, che non ho un soldo bucato, rischia che la crisi la supero, ma tutta questa folla di folli che spendono l'inverosimile in televisioni al plasma da 500 mila pollici e panettoni farciti di colesterolo, passeranno il Natale a pensare al 7 gennaio, quando non avranno una lira per pagare la rata del mutuo, e quel panettone resterà bello accucciato sulla bocca dello stomaco.
Signori, chiedete alle vostre mamme come hanno passato le crisi vere, quelle durante le quali il problema serio non era riuscire a pagare la rata dell'iPhone, ma comprare il latte per i bambini ed un panino per il pranzo, quando il latte in farmacia costava 1300 lire e i padri le guadagnavano 1000. Chiedete a loro che bel Natale hanno passato ogni anno, ad impastare dolci fatti in casa ed addobbare alberi fai da te. Vi diranno che erano bei tempi. Perché basta molto meno. 
Un sereno e semplice Natale, cari miei!

Angolo Antonella Clerici de noi altri:

Per i dolcetti basta davvero poco. Mezzo chilo di arachidi sgusciati (non tostati), mezzo chilo di cioccolata fondente. Sciogliere la cioccolata, mescolare gli arachidi e con un cucchiaio adagiare piccole porzioni su una teglia coperta di carta alluminio, lasciare riposare in frigorifero fino a quando la cioccolata si solidifica. Staccare i dolcetti e conservarli in un contenitore, meglio se nel frigo.


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